chirurgia

SAGITTARIUS: la rivoluzione nella cura del tumore al colon con la biopsia liquida

Un nuovo capitolo nella lotta contro il tumore al colon si apre grazie al progetto SAGITTARIUS, sostenuto dal programma Horizon Europe dell’Unione Europea. Con il reclutamento dei primi sei pazienti, prende il via uno studio clinico innovativo che promette di trasformare l’approccio terapeutico per questa patologia a livello globale.

Un approccio personalizzato basato sulla biopsia liquida

SAGITTARIUS punta a rivoluzionare il trattamento del tumore al colon di stadio II ad alto rischio e stadio III operabile attraverso la biopsia liquida, una tecnica che permette di rilevare frammenti di DNA tumorale (ctDNA) nel sangue. Questo strumento innovativo offre una chiave per la medicina di precisione, consentendo di personalizzare le cure post-operatorie in base alle caratteristiche molecolari specifiche di ciascun paziente.
L’obiettivo dello studio è duplice: evitare trattamenti chemioterapici inutili per i pazienti privi di micrometastasi e, nei casi in cui queste siano presenti, sostituire la chemioterapia standard con terapie più mirate, come farmaci biologici o immunoterapie.

Il valore di SAGITTARIUS

Il tumore al colon è uno dei più comuni a livello globale, rappresentando circa il 10% dei casi di cancro. Ogni anno in Italia vengono diagnosticati oltre 50.000 nuovi casi, di cui circa 7.000 nella sola Lombardia. L’attuale trattamento standard prevede la chirurgia seguita dalla chemioterapia adiuvante per prevenire le recidive. Tuttavia, questo approccio non distingue tra pazienti con micrometastasi e quelli che potrebbero non averne bisogno, esponendo questi ultimi a tossicità inutili.
Grazie alla biopsia liquida, SAGITTARIUS mira a colmare questa lacuna, migliorando la qualità della vita dei pazienti e ottimizzando i costi sanitari.

Una rete europea al servizio dell’innovazione

Il progetto, coordinato dall’Istituto di Oncologia Molecolare (IFOM) di Milano, coinvolge sette partner in cinque Paesi europei, con oltre 20 centri clinici in Italia, Spagna e Germania. Tra i partner spiccano istituzioni di eccellenza come la Fondazione AIRC per la Ricerca sul Cancro, l’Hospital del Mar Research Institute di Barcellona e l’ospedale universitario Charité di Berlino.
L’Ospedale Niguarda di Milano, che coordina i centri italiani partecipanti, gioca un ruolo chiave nella sperimentazione, offrendo il proprio contributo sia sul fronte organizzativo sia nella fornitura di farmaci sperimentali.

Il protocollo dello studio clinico

SAGITTARIUS prevede di reclutare tra 700 e 900 pazienti e si sviluppa in diverse fasi:
1. Analisi del tumore: Dopo l’intervento chirurgico, il tumore viene analizzato per individuare una firma molecolare specifica. Questa guida la creazione di test personalizzati per la biopsia liquida.
2. Rilevamento delle micrometastasi: La presenza o assenza di ctDNA nel sangue sarà determinante per decidere il trattamento successivo.
3. Assegnazione ai gruppi di studio:
o Pazienti con micrometastasi: Trattati con chemioterapia standard o terapie personalizzate basate su bersagli molecolari.
o Pazienti senza micrometastasi: Suddivisi tra monitoraggio attivo (approccio “wait and see”) o terapie blande.
Tutti i pazienti saranno monitorati per due anni, con eventuali adattamenti terapeutici basati sui risultati periodici.

Un impatto globale sulla cura del tumore al colon

L’inizio del progetto segna una svolta per milioni di persone affette da questa patologia. Come sottolineato dalla coordinatrice scientifica del progetto, Silvia Marsoni (IFOM):
“La partecipazione dei primi 6 pazienti segna l’inizio di un percorso che potrebbe portare a nuove e migliori opzioni di trattamento per milioni di persone. Questo è solo il primo passo verso risultati che potrebbero cambiare radicalmente la qualità della vita dei pazienti con tumore al colon”.

Conclusioni

SAGITTARIUS non è solo uno studio clinico, ma un esempio di come la scienza e la collaborazione internazionale possano aprire nuove frontiere nella cura del cancro. Con la biopsia liquida come alleata, questo progetto potrebbe ridefinire gli standard terapeutici, migliorando l’efficacia dei trattamenti e riducendo al minimo l’impatto sulla qualità della vita dei pazienti.
Il futuro della medicina di precisione per il tumore al colon è iniziato, e SAGITTARIUS ne è il pioniere.