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Cinquant’anni di FAI: Milano celebra il patrimonio culturale e ambientale

Milano ha ospitato oggi, 8 febbraio, alla Scala, il XXIX convegno dei delegati del FAI, in occasione dei cinquant’anni del Fondo Ambiente Italiano. L’evento ha rappresentato un momento di riflessione sul ruolo dell’istituzione nata nel 1975 grazie all’iniziativa di Giulia Maria Crespi, Renato Bazzoni, Alberto Predieri e Franco Russoli. Ispirandosi al modello del National Trust inglese, il FAI ha operato per mezzo di fondi privati per la tutela e la valorizzazione del patrimonio storico, artistico e naturalistico italiano.

Milano, capitale delle case-museo

Il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, ha sottolineato il forte legame tra la città e il FAI, annunciando l’apertura di due nuove case-museo nel 2026: Casa Crespi e Casa Livio-Grandi. Con l’aggiunta di queste nuove realtà a Villa Necchi Campiglio, Milano si conferma capitale delle case-museo, affiancando istituzioni già affermate come il Museo Poldi Pezzoli, Casa Boschi di Stefano e Palazzo Bagatti Valsecchi.

Un patrimonio sempre accessibile

In Lombardia il FAI gestisce numerosi beni permanentemente aperti al pubblico, tra cui Casa Macchi a Morazzone, Villa della Porta Bozzolo a Casalzuigno, Palazzina Appiani a Milano, Palazzo e Giardini Moroni a Bergamo, Villa Panza a Biumo e il Monastero di Torba a Gornate Olona. Oltre a questi luoghi, ogni anno durante le Giornate FAI di Primavera vengono resi visitabili altri siti normalmente chiusi al pubblico. Tra le possibili novità di quest’anno, potrebbe esserci la nuova Sala Prove dell’Orchestra del Teatro alla Scala, progettata da Mario Botta e situata nella torre di via Verdi.

L’importanza della tutela e dell’impegno collettivo

Durante il convegno, il presidente del FAI, Marco Magnifico, ha evidenziato come l’associazione sia diventata una grande famiglia dedicata alla tutela del patrimonio. Il recupero dell’Abbazia di San Fruttuoso in Liguria è stato uno dei primi esempi di questa missione, reso possibile grazie all’entusiasmo e all’impegno dei volontari, considerati il motore vitale dell’organizzazione.

Cultura accessibile e viva

L’incontro ha anche posto l’accento sulla necessità di rendere il patrimonio culturale sempre più fruibile. Il direttore del Corriere della Sera, Luciano Fontana, e il presidente dell’Associazione Nazionale dei Comuni Italiani, Gaetano Manfredi, hanno sottolineato l’importanza di garantire a tutti l’accesso ai beni storici, valorizzandoli attraverso iniziative che li mantengano vivi e attuali. In questa direzione si inserisce anche la proposta dell’ex presidente del FAI, Andrea Carandini, di istituire in ogni città un museo che racconti la sua storia e la sua evoluzione.

L’anniversario del FAI rappresenta dunque non solo un’occasione per celebrare il lavoro svolto, ma anche un’opportunità per guardare al futuro, promuovendo la tutela e la valorizzazione del patrimonio culturale come elemento chiave per il benessere della collettività.